I VINI DI ARISTIDE BLANCARDI
A guardare il mare, da Bordighera, basta uno sguardo. La Liguria in questo lembo poco dista dalla Francia e l’Italia, a tratti, si fa transalpina. Ma il confine conduce e crea un comune senso mediterraneo, medita una fratellanza marittima, incute senso di calore, di abbraccio. Le maniere del coltivare, del vinificare e dell’allevare sono pure e candide, figlie di decisioni incontrovertibili, quintessenze del fare quotidiano. La naturalità degli elementi e l’opera dell’uomo si alternano e si adoperano per dare frutti con garbo che restituiscono originalità con meticolosa giustezza. Sono uve autoctone, esistono perché insediate, sono muscolose e delicate. Rossese, vermentino e pigato affiancano il lavoro eroico di una cantina instancabile e premurosa come poche, eterno simbolo di uomini coraggiosi e determinati. Un dono fatto di mare, di terra, di cielo.